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“Chi c’ha er core rotto,
Una carezza la sente er doppio”

E’ strano…. ma vero!

“E’ strano”, le dicevano…
“E’ strano che tu ne parli sempre, che tu lo possa amare, che tu ci stia così male.
E’ strano che non si faccia mai vedere, che ti faccia piangere, che tu stia sempre attaccata a quel cellulare e che quel cellulare non suoni mai.”
Avevano ragione, e lei lo sapeva. Era strano.
Era da quando si erano incontrati la prima volta che tutto aveva iniziato ad andare in modo “strano”.
Non avrebbe potuto di certo accusarlo di essere stato bugiardo, o di aver fatto promesse che poi non aveva mantenuto, o di averla illusa. Mai.
Lui aveva sempre avuto gli stessi occhi, un po’ duri e un po’ troppo ironici per lei che si reggeva a malapena in piedi assediata da tutte le sue paure.
Lei invece li aveva cambiati i suoi occhi per lui, a un certo punto aveva iniziato a brillare. E come non accorgersene? Come?…
Però passavano il tempo insieme, perché era una di quelle cose che era bello che fosse iniziata, perché il tempo passa bene, e ci si trova bene, e ci si bacia bene e allora perché darci un taglio?
Che strano, è così strano che uno non sappia dare un taglio a qualcosa che non lo rende felice.
E’ strano, eppure succede. A lei era successo.
Si era innamorata!…
Uno ci prova, e resta lì, e non dice di no e fa l’amore e comunque non si scoraggia, perché peggio di amare e non essere amati c’è soltanto amare e rassegnarsi.
Lui non l’abbracciava spesso, non le faceva complimenti all’improvviso, non le spostava i capelli dalla guancia.
Solo che a volte, A VOLTE, le parlava con una dolcezza che la faceva ben sperare. A volte buttava lì una frase, una cosa tipo “sei una persona veramente eccezionale” o “mi hai tranquillizzato” e allora lei iniziava a rimuginare, a crederci un po’ di più.
Bastava una sua parola e lei ritrovava dentro di sé valanghe d’amore, ‘ché se sei innamorato basta poco per azzerare i conti, per tornare a quel momento in cui “io ti amo, e se anche tu mi ami posso dimenticarmi tutto quello che è successo fino ad ora”.
Lui le parlava di tutto e di nulla, non andava mai troppo a fondo.
O quasi.
E quel quasi la destabilizzava.
“Certo è strano”, dicevano, “dovresti distrarti, pensare ad altro, cercare qualcuno che senta le stesse cose che senti tu.”
Avevano ragione, lei lo sapeva.
E’ che lei lo amava, e che giustificazione sciocca è? Come poteva amarlo se lui non si lasciava nemmeno accarezzare i pensieri?
Lui entrava dentro di lei, ma lei non riusciva a entrare dentro di lui.
Lei lo amava, e che giustificazione sciocca è?
Lui no.
Solo che lui, a volte, le prendeva la mano.
A volte rideva come se non fosse mai stato felice in vita sua.
A volte le guardava la bocca.
E lei, per quelle volte, non poteva arrendersi…”

Strano, ma vero.

296

La vita ha 4 sensi:

AMARE

SOFFRIRE

LOTTARE

VINCERE…

Chi ama soffre,

chi soffre lotta,

chi lotta vince!

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2012-07-28-114_1

Trova un ragazzo che ti rovini il rossetto……..

……. non il mascara!!!

(Marilyn Monroe)

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